wake me up when September ends


Manca un mese al mio trasloco e sono già sull’orlo di una crisi di nervi. Niente sembra andare nel verso giusto, la lista delle cose da fare si allunga di giorno in giorno, vado a lavoro per scaldare la sedia, eppure non vogliono lasciarmi andare, ho a che fare con gente ottusa e stupida che sa solo dire di no e alla fine mi viene pure il sospetto che vogliano solo farmi un dispetto? Un’estate che sta già finendo senza nemmeno mai iniziare per me, la burocrazia con i suoi orari impossibili e cavilli alla Azzeccagarbugli, la sensazione di scalare una montagna altissima ogni volta che devo andare a piedi da qualche parte, buffo tra l’altro perché in realtà il Truman show lussemburghese è piccolo come Seahaven, l’agitazione di fronte a decisioni da prendere, weekend da organizzare e lo sconforto che è ormai quasi certezza di non riuscire a fare neanche un giorno di vacanza prima di iniziare la nuova vita teutonica, mentre ogni giorno Facebook non fa che propormi facce abbronzate e posti esotici fantastici. Le domande che sanno di paranoie del tipo “ma ce la farò?” e ogni volta che me le pongo la mia autostima scende un gradino in basso…
E poi sopportare le facce finto-contente di chi in realtà si sta facendo corrodere dall’invidia. Un’altra persona al mio posto se ne vanterebbe per ore mettendo i manifesti, io invece non voglio dirlo dove andrò a lavorare, quasi me ne vergogno perché sotto sotto sento che non c’entro niente con quel mondo. E ogni volta a chi mi chiede “ma come, non sei contenta?” rispondo che è ovvio, certo che sono contenta ma il giro di boa ancora non lo vedo, il trampolino mi sembra ancora lontano, io che per ora vorrei solo andare in vacanza a sentire il rumore del mare e risvegliarmi quando settembre sarà già finito.

Informazioni su lavaligiafuoriposto

una valigia fuori posto, come quella che tengo sopra all'armadio, sempre pronta ad essere utilizzata, perché "non si sa mai"; una valigia che non appartiene a nessuno, come me, da 5 anni in giro per l'Europa ma senza appartenere veramente a nessun posto… romana quasi di nascita, berlinese di adozione, dopo 3 anni a Berlino, "pecora nera" a Lussemburgo, recentemente sbarcata a Bankfurt. Forse non abbastanza alternativa per Berlino, definitivamente troppo poco conservatrice per Roma, al momento impegnata nella corsa a ostacoli contro i colletti bianchi nella provinciale Lussemburgo a Bankfurt. Multilingue e culturale, europea e romana allo stesso tempo. Disadattata. Nostalgica.
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